Stef Burns League winter 2014


Dopo l’esordio con What Doesn’t Kill Us, esce Miracle Days secondo singolo, e video, tratto dall’album ROOTS & WINGS (Ultratempo/Self) della SBL Stef Burns League, band con cui STEF BURNS porta sul palco l'energia e l'entusiasmo che lo caratterizzano, e alla quale si è aggiunto di recente il nuovo chitarrista di Vasco Rossi: Vince Pastano.
Il tour invernale nei club, organizzato da ULive, partirà il 13 novembre da Trieste e toccherà un po’ tutta Italia. Con Stef Burns, voce e chitarra, completano la formazione alcuni musicisti d’eccezione da tempo nella sua orbita: Vince Pastano alla chitarra, Paola Zadra e Juan Van Emmerloot alla sezione ritmica.

Da quando ha iniziato i suoi primi accordi, Stef utilizza per la sua chitarra corde Dunlop10-46 per le accordature standard, le 10-52 per il drop D oppure le 11-50 per le accordature più basse. 
Per i plettri Stef si affida ai Dunlop MAX GRIP da 1mm ed attacca la sua chitarra alla testata Marshall JCM 900 che utilizza sempre per le situazione più ROCK!

Di seguito puoi trovare il calendario delle tappe del Winter Tour 2014 di Stef Burns:

  • 13 Novembre - Muggia (Trieste), T. Verdi;
  • 14 Novembre - Vignole (Alessandria), Area 51;
  • 15 Novembre - Moncalieri (Torino) Nuovo McRyan;
  • 16 Novembre - Milano, Le Scimmie;
  • 18 Novembre - Brescia, Seconda Classe;
  • 19 Novembre - Vicopisano (Pisa), Blitz;
  • 20 Novembre - Este (PD), Zebbra;
  • 21 Novembre - Villaguardia (Como), Tartaruga;
  • 22 Novembre - Levizzano (Modena), Pub l’Artista;
  • 23 Novembre - Perugia, Afterlife.

 

 

ROOTS & WINGS è un lavoro in cui a fare la differenza, sono la varietà di stili e una produzione che, allo stesso tempo, appare old school, ma anche terribilmente moderna: rock classico che strizza l’occhio agli anni settanta e ottanta, quelli della sua formazione, ma che non ha paura di confrontarsi con il presente e di lasciarsi alle spalle alcune certezze del suo passato solista. Per la prima volta, infatti, il chitarrista americano si presenta nella triplice veste di autore, musicista, ma soprattutto cantante e lo fa con una naturalezza sorprendente dimostrando anche di potersi confrontare su più registri. Gli echi musicali sono molteplici e continui e rimandano tanto alle esperienze personali di Stef (l’Alice Cooper più radiofonico, le melodie di Vasco e una spruzzata di Huey Lewis & the News), quanto ai gruppi amati nel corso della propria vita, tra i quali spesso fanno capolino Queen, Van Halen e Foo Fighters, con il faro dell’idolo Jimi Hendrix sempre stabile all’orizzonte: What Doesn’t Kill Us, Something Beautiful, Home Again, e la title track sono i pilastri di un disco che non finisce di stupire nemmeno dopo diversi ascolti.

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