Rob Caggiano e Metric Halo


Rob Caggiano è forse uno tra i chitarristi heavy metal più noti, essendo il chitarrista icona degli Anthrax, ma, nell'ambiente, è altrettanto ben stimato come responsabile di alcuni degli album meglio prodotti dell'ultima decade, tra cui 'We've Come For You All' degli Anthrax, 'Hunter' degli A Life Once Lost, 'Glitter In The Gutter' di Jesse Malin (con la partecipazione di Bruce Springsteen) e 'Nymphetamine' dei Cradle of Filth che gli è valsa una nomination per il Grammy, tanto per citarne alcuni. Recentemente, Rob sta producendo e missando l'album di debutto, in prossima uscita, della sua nuova  band The Damned Things' in cui figurano, oltre allo stesso Rob ed a Scott Ian degli Anthrax, anche i membri dei Fall Out Boy e degli Every Time I Die. Ai fini di perfezionare il 'sound' delle chitarre e del basso, in quest'ultimo lavoro, che uscirà su etichetta Island/Def Jam, Caggiano è passato dalla sua 'vecchia' ed amatissima Metric Halo ULN-2, alla Metric Halo ULN-8, ciò gli ha consentito di utilizzare più ingressi per microfonare più cabinet ad ogni take. A parte le tracce di batteria, qualunque altra traccia di questo album è passata dalla ULN-8 per catturare il particolarissimo  "in your face" sound per cui il  produttore è divenuto famoso.

Caggiano descrive la scrittura della sua band, The Damned Things', come una miscela, unica nel suo genere, di classico rock con l'aggiunta di elementi contemporanei, una sorta di sound "crudo, ma non troppo." Rob ha tentato di riunire quest'insieme di elementi, contrastanti e concordanti al tempo stesso, come 'firma sonora' del nuovo album. La band ha registrato le batterie di Andy Hurley negli Electric Lady Studios del Greenwich Village, direttamente su nastro analogico, riversandole poi su file digitali per lavorarci con il sistema di Caggiano basato su Digital Performer ed ULN-8 di Metric Halo. Dagli Electric Lady il gruppo si è trasferito al MetroSonic Studio a Brooklyn per registrare chitarre, bassi, voci più alcune parti di tastiere e di percussioni. "Il MetroSonic è un gran bel posto per aprire un negozio," ci dice Caggiano. "c'è un sacco di spazio nella control room, un'incredibile quantità di macchine vintage,una 'live room' davvero 'funky'  ed un sacco di finestre che guardano lo skyline di NYC! Avere la luce del giorno in regia, aiuta moltissimo ad ottenere la giusta vibrazione dal mio punto di vista... poter guardare l'Empire State Building durante una tempesta di fulmini mentre stai tagliando un fragoroso solo di chitarra è un'esperienza che la maggior parte della gente non potrà mai avere. Che le parole non potranno mai descrivere!"

Caggiano aveva fatto delle demo della maggior parte dei brani del nouvo album prima di entrare in studio, partendo dall'imperfetta , ma ragionevole, approssimazione data cercando di simulare da zero, tramite i plug-in, i cabinet e gli ampli che avrebbe voluto utilizzare e microfonare durante le sedute reali. La differenza degna di nota, rispetto alle usuali registrazioni metal, era nel processamento elaborato della chitrra che aiutava la realizzazione di quella miscela tra classico e contemporaneo che il produttore tentava di realizzare. Con molteplici eccezioni, il suono base di chitarra del nuovo album proviene da una testata Fryette Sig-X e da una cassa Fryette combinate con testate Marshall, Wizard o Orange e varie altre casse  (ai fan dell'heavy metal piacerà sapere che la testata Marshall 800 è assolutamente la stessa usata da Scott Ian per registrare 'Among The Living' vari anni fa). La chitarra passa in un Tonebone          Radial che splitta il segnale prima di arrivare agli amplificatori. Un paio di microfoni, un Audio-Technica 4050 ed uno Shure 57, riprendono il segnale della cassa Fryette e vanno in un Universal Audio 2108 ed in un Tape Emulator  Neve Portico 5042 prima di  "rientrare" nella ULN-8. L'altro gruppo testata/cassa viene ripreso da un Audio-Technica 4033 e da uno Shure 57, che vanno direttamente nei pre microfonici della ULN-8 (preset Classic British).

"Ho prodotto oltre quindici album con la ULN-2 di Metric Halo," dice Caggiano. "Amo quei pre e quei convertitori perchè qualunque cosa ci metta dentro suona 'in your face.' La ULN-8 è ancora più impressionante con convertitori persino MIGLIORI più otto dei pre microfonici della ULN-2!! Per il lavoro con The Damned Things', ho usato il setting “character”  'Classic British' sui pre microfonici della ULN-8, massicciamente. Suona incredibilmente bene! Conferisce a chitarre e voci esattamente  le caratteristiche timbriche che cercavo, rende aggressive persino le sonorità di un riff percussivo di congas! Naturalmente ci sono altri "character" setting tra cui scegliere con l'ulteriore opzione di lasciare i pre il più pulito possibile senza alcuna colorazione armonica. Mi sembra di aver solo iniziato a scoprire l'enorme potenziale dei mic pre della ULN-8!"

Sebbene il lavoro di esordio dei The Damned Things' sia stato missato a Nashville da Nick Raskulinecz, Caggiano, per i progetti futuri, sta già pensando di utilizzare la ULN-8 anche per il mixdown sfruttando a pieno le possibilità di summing della macchina dovute agli amplificatori di somma ad altissima risoluzione di Metric Halo. Una macchina che non finisce di stupire!!!

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